LO DICO IN GRANDE, SARO' ANA.

Una follia come questa, credevo non sarebbe successa nei miei sogni fino a pochi mesi fa.Pensavo che bastasse quella di tutte le notti passate sveglia, a cercare di stringere le mie mani al lensuolo il più possibile,socchiudere gli occhi e non pensare, chiuderli ancora fino alle lacrime, stringere la presa, di più i denti,Per che risultato? Trovare la forza di non alzarmi. Perchè in quel momento nessuno mi può sentire, e anche se sarebbe un sollievo che mi vedessero mangiare, anche se di notte, so che il farei contenti.Oh meglio la farei contenta. Perchè l'altro ora è inesistente nel vero senzo della parola. Ed è il silenzio che mi parla, che mi rende pazza, eufourica, è il silenzio che mi fa attendere senza energie l'inizio delle prime ore del giorno dopo.Ma perchè ogni notte questo gioco malato proprio nella mia testa? Perchè ogni notte non dormo più di tre ore? Perchè la solitudine mi viene di giorno e non di notte?Perchè moralizzare sui problemi proprio alle due? La forza di non alzarmi dal letto ormai la trovo nelle mie ossa, quelle appena sporgenti.Quando sono sicura che non mi dirigerò verso il frigo..Sciolgo con le mani quella presa quando ormai sudavo, e sento l'osso dell'anca sporgere sempre appena appena di più.E anche se so che domani prenderò una caduta per le scale come il giorno prima, so che sarò più forte.Questo silenzio, lo odio. Vorrei non avere quel nero sotto agli occhi che si prende gioco del mio viso, perchènon basta correttore per coprire tutte le notti passate a giocare con le piccole rientranze del mio corpo.